In linea generale, il collocamento presso il pubblico di un’emissione obbligazionaria (titolo di debito) risponde ad esigenze identificabili nella necessità di finanziamento dell’attività d’impresa invece che nel finanziamento di una specifica operazione.
Questa seconda fattispecie non è tuttavia esclusa a priori, purché sussistano dei requisiti minimi in termini di dimensione quantitativa e durata. In ogni caso, un’emissione obbligazionaria è per sua natura modulabile su scadenze più o meno lontane nel tempo e può presentare caratteristiche diverse in termini di garanzie accessorie, gradi di privilegio/subordinazione, timeline dei flussi di cassa. È evidente quindi che in virtù dell’adattabilità alle esigenze dell’impresa, la conoscenza dello stato di salute di quest’ultima diventa il fulcro dell’analisi.
Si valuterà pertanto la Società con gli stessi sette criteri elencati per il finanziamento in Equity o Lending Crowdfunding. Se la Società risponde positivamente a tutti i criteri generali, si avvierà la seconda fase finalizzata alla definizione delle macro-caratteristiche del bond. In particolare:
valutazione dell’adeguatezza della dimensione dell’emissione in relazione al fabbisogno finanziario manifestato dall’azienda;
durata dell’emissione, la cui scadenza massima è fissata in 6 anni;
rendimento dell’obbligazione, tale da consentire il rimborso del capitale ed una remunerazione del debito congrua rispetto ai valori di mercato;
valutazione di eventuali garanzie e grado di subordinazione.
Nel caso in cui vengano superate le fasi di valutazione descritte, la candidata Offerente e la relativa emissione si considerano selezionati e ha inizio il processo di arrangement.